Quando si incontra qualcuno di speciale in viaggio è come vivere una mini storia concentrata, i primi 4 appuntamenti si concentrano nel primo, non ci sono argomenti fatui tipo: “di cosa ti occupi, ma come è lavorare in un’azienda come quella, e in quale quartiere hai casa…,” al 90% non capirà niente della tua vita perché viene da un’altra cultura e parlate un’altra lingua, quello che interessa in quel momento è: chi sei tu?
Il viaggio parla più di mille aperitivi, “perché hai scelto di essere li? dove sei stato prima, dove stai andando, cosa fai nel cammino!” Tutti aspetti che raccontano molto di te, di come vedi la vita, di quello che cerchi nella vita.
Può sembrare banale, ma non per noi italiani. Parlo alle donne: quando esco con un ragazzo che mi piace, penso almeno 2 gironi prima quello che indosserò, quale abito mi valorizza meglio e soprattutto indosso dei tacci altissimi, i tacchi aiutano sempre la sicurezza in sé, è un dato di fatto!
Quando sei in viaggio, se ti va bene hai 2 vestitini, sicuramente non di valore e di sicuro non i tuoi stivali preferiti, per gli uomini è uguale, non credo che si portino le camicie fatte a mano con le cifre.
Eppure è molto frequente incontrare una persona che ci piace, come facciamo per piacergli?
Usiamo il linguaggio del corpo, è naturale, ma per paura, durante la nostra vita cittadina lo mettiamo da parte, ma come dico sempre, se togli il rumore puoi ascoltare la musica e così anche nelle relazioni. Non si perde tempo a parlare di come si mangia male in quel bar o del traffico della città alle 8, non si sono scuse, si ha la possibilità di incontrare in tempi brevi una persona, o meglio di mostrarsi e di ascoltare al persona che si ha davanti.
Per questo le relazioni in viaggio sono più forti, perché nn ci sono mezze misure, è tutto e subito, è intenso! Hai la possibilità di condividere tantissimo tempo con una persona che conosci poco, anche di entrare forse troppo presto in intimità, nel senso che se decidi di proseguire il viaggio insieme, dovrai condividere anche gli spazi e questo, in assoluto, crea un po’ di imbarazzo.